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La candela del re

La candela del re

Passeggiando per il parco della Francesca, troviamo piante spontanee che hanno alle spalle una storia millenaria; come ad esempio il tasso barbasso (o verbasco: “verbascum thapsum”). E’ una bella pianta elegante, con larghe foglie vellutate alla base, e dal portamento a corolla punteggiato di fiori gialli. 

Viene chiamata anche candela del re, perché anticamente il suo alto fusto secco veniva usato come torcia; con le foglie seccate (ma non troppo) e arrotolate, si facevano sigari privi di nicotina!

Foglie, fiori, radici, sono stati usati per secoli: in infusi, cataplasmi, impiastri, come espettoranti, analgesici, anti infiammatori e anti depressivi.

Oggi sappiamo che alcune sostanze contenute nella pianta - come la cumarina e l'esperidina, il magnesio, lo zolfo, la vitamina B2 ecc… - hanno provate capacità terapeutiche. 

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