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Le acciughe

Le acciughe

"C’è una parola genovese che ha fatto davvero il giro del mondo: si tratta di “ancioa”, che è entrata anche nell’italiano nella forma “acciuga”, attraverso varianti antiche e dialettali come “anciuga” e “anchiuga”.

Si tratta in effetti di una tra le parole genovesi che hanno avuto maggiore diffusione in altre lingue, circostanza legata al fatto che i Liguri, storicamente, furono non solo tra i principali pescatori di acciughe (al seguito delle quali diedero vita a vere e proprie migrazioni nel Mediterraneo occidentale), ma elaborarono anche varie tecniche di conservazione e preparazione di un prodotto di cui fecero ampio commercio.

Dal genovese derivano così, in maniera più o meno diretta, oltre al termine italiano e a svariate forme regionali e dialettali, il francese “anchois”, il portoghese “anchova”, lo spagnolo “anchoa”, il catalano “anxova”, il basco “antxoa”, il maltese “inċova”, l’arabo tunisino “anshouwa”, l’inglese “anchovy”, il danese e norvegese “ansjos”, l’olandese e svedese “ansjovis”, l’islandese “ansjosu”, il rumeno “hamsii”, il turco “hamsi”, il greco moderno αντζούγια, il bulgaro e macedone “anshoa”, il croato “inćun”, il polacco “anchois”, il russo e ucraino “anchous”, l’estone “anšoovis”, il lettone “anšovs”, il lituano “ančuvis”, il giapponese “anchobi”, e così via. 

 Da: Il mondo è grande: rotte interlinguistiche e presenze comunitarie del genovese d'oltremare di Fiorenzo Toso, Ed. Dell' Orso 2020

Acciughe fritte, a beccafico, marinate, al forno con patate di Pignone.. sono tra le tante specialità da gustare al nostro ristorante Rosadimare.

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