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L'ulivo Cilentano

L'ulivo Cilentano

L'ulivo, pianta millenaria resistente al tempo e alle stagioni, caratterizza il paesaggio aspro del Cilento, fatto di paesi nascosti e piccoli borghi.
La toponomastica stessa è influenzata da questa pianta mitica: come Sanza (sansa - olio ottenuto dai residui delle olive) e Ogliastro Cilento tra gli altri. 
Recenti ricerche archeo-botaniche documentano la presenza dell'olivo già nel VI secolo a.C . introdotto dai Focesi. 
L'olivo è presente fin dalla fondazione tra i templi di Paestum e nella città greca di Elea (oggi Velia)
Nell'area del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano vegetano piante autoctone, tra cui specie uniche al mondo da valorizzare e proteggere, come la Pisciottana"
Testimonianze di questo patrimonio agricolo e culturale sono sparse per il territorio: sono vecchi frantoi, e grandi anfore di creta per la conservazione dell'olio: gli "zirri Cilentani".  
I musei della civiltà contadina di Ortodonico, Vatolla, Morigerati e Casaletto Spartano, custodiscono la memoria di un'antica arte che lega l'uomo alla terra e che si ripete ogni anno con la raccolta e spremitura delle olive. 
Quell'ulivo portato da migranti in fuga millenni fa, è stato per il Cilento un grande dono; e anche un testimone di pace e prosperità riconosciuto in tutti i paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo.

Nella foto: Potatura degli ulivi alla Francesca Sud - Scario, Parco del Cilento

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